Il Bosco del Chignolo è una perla verde situata nel cuore della Brianza, precisamente nel comune di Triuggio, nelle località di Tregasio e Triuggio.
Questa area naturale offre un’esperienza unica tra storia, biodiversità e percorsi immersi nella tranquillità della natura. Perfetto per escursionisti, famiglie e appassionati di outdoor, il Bosco del Chignolo è il luogo ideale per una giornata all’insegna della scoperta.
Un po’ di storia
Il Bosco del Chignolo affonda le sue radici in epoche antiche. La forma del bosco ricorda quella di un cuneo, che in dialetto brianzolo si dice “Chignoeu”, da cui deriva il nome “Chignolo”.
Nel secondo dopoguerra, una zona destinata alla coltivazione del frumento fu convertita in una pineta di pino strobo per la produzione di carta. Con il cambiamento dei processi produttivi nell’industria cartaria, la pineta cadde in abbandono. Nel 1989, l’amministrazione comunale acquistò la pineta per preservarla, ma solo nei primi anni 2000, sotto la guida del sindaco Paolo Manzoni, fu avviato un progetto di riqualificazione dall’architetto Marilena Baggio, che portò alla nascita dell’attuale bosco.

I comuni limitrofi
Il Bosco del Chignolo si estende tra diversi comuni della Brianza, in particolare Triuggio, Sovico, Albiate, Macherio e Carate Brianza. Questa posizione strategica lo rende facilmente accessibile da molte località lombarde e perfetto per chi desidera immergersi nella natura senza allontanarsi troppo dai centri abitati. Ogni comune confinante ha una propria storia e peculiarità che arricchiscono l’esperienza di visita.
Flora e fauna: un ecosistema da scoprire
Passeggiare nel Bosco del Chignolo significa immergersi in un ecosistema ricco e variegato. Oltre ai pini strobo originari, nel tempo sono cresciute altre specie vegetali come carpino bianco, carpino nero, felce, castagno, robinia, bosso, mughetto e fragole di bosco. Questo ambiente diversificato crea un habitat ideale per numerose specie animali, tra cui volpe rossa, passero, fagiano, gufo comune, pipistrello nano, coniglio selvatico europeo e cornacchia grigia.
Un itinerario tra natura e relax
Per chi desidera esplorare il Bosco del Chignolo, consigliamo un itinerario ad anello che permette di apprezzarne tutte le bellezze. Il percorso parte dall’ingresso principale in Via Armando Diaz, 88, nei pressi di Triuggio, e si snoda attraverso sentieri ben segnalati che attraversano il bosco per circa 6-7 km.
Le tappe principali dell’itinerario:
Ingresso e area di accoglienza: qui si trovano pannelli informativi e mappe del percorso.
Sentiero degli alberi secolari: un tratto affascinante dove si possono ammirare alcuni degli esemplari più antichi del bosco.
Radura delle farfalle: una piccola radura dove nei mesi più caldi si possono osservare numerose specie di farfalle e altri insetti impollinatori.
Area sosta e picnic: un punto perfetto per una pausa pranzo immersi nel verde.
Belvedere del fiume Lambro: un punto panoramico dove il bosco si apre per offrire una splendida vista sulla valle del Lambro.
L’itinerario è adatto a tutti, con un dislivello minimo e sentieri ben mantenuti, perfetti anche per famiglie con bambini. Il bosco è molto frequentato da ciclisti e podisti, poiché rientra nei percorsi del Parco regionale della Valle del Lambro, come la ciclopedonale che dal Parco di Monza porta ai colli briantei o l’anello Agliate – Chignolo – Triuggio.
Consigli pratici per la visita
Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono i momenti ideali per visitare il bosco, quando i colori della natura sono più intensi e le temperature più gradevoli.
Abbigliamento e attrezzatura: Scarpe da trekking comode, abbigliamento a strati e una borraccia d’acqua sono consigliati.
Rispettare la natura: È fondamentale seguire i sentieri segnalati, non raccogliere piante e non disturbare la fauna selvatica.
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